Rimani informato sulle novità del settore per conoscere per primo procedure e normative

Iscriviti alla newsletter



Consulenza Ambiente & Rifiuti

Soluzioni Compliance Ambientale

Manutenzione e pulizia impianti, chi è il produttore del rifiuto?
La corretta individuazione del Produttore iniziale del rifiuto: un nodo cruciale nella gestione ambientale

Ci confrontiamo spesso con i nostri clienti sul tema della qualifica del Produttore iniziale del rifiuto.
Individuare correttamente il soggetto che riveste questo ruolo è fondamentale, poiché da esso dipendono numerosi obblighi operativi nella gestione dei rifiuti: classificazione, deposito temporaneo, etichettatura, imballaggio, normativa ADR, solo per citarne alcuni. A tali attività si collegano inevitabilmente specifiche responsabilità normative.

Con la sentenza n. 4691 del 29 maggio 2025, il Consiglio di Stato ha fornito un importante chiarimento:

Le imprese che svolgono attività di manutenzione e pulizia degli impianti di depurazione non possono essere considerate produttori iniziali dei rifiuti generati (come sabbie, fanghi, ecc.), poiché questi materiali sono già presenti nell’impianto e quindi non sono prodotti dall’attività manutentiva.

Questa interpretazione ha implicazioni rilevanti sia in termini operativi che di responsabilità nella gestione dei rifiuti.

Impatti operativi e iscrizione all’Albo Gestori Ambientali

Uno degli aspetti principali riguarda la categoria di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Ricordiamo che, per i produttori iniziali di rifiuti che effettuano trasporto in conto proprio come attività accessoria alla propria attività principale, è prevista l’iscrizione in categoria 2-bis.
Tale iscrizione consente il trasporto dei rifiuti prodotti direttamente dall’impresa, utilizzando mezzi propri.

Alla luce della sentenza, tuttavia, se l’impresa di manutenzione non è il produttore iniziale, non può utilizzare la categoria 2-bis.
È quindi necessaria:

  • una licenza di trasporto di cose per conto terzi;

  • l’iscrizione all’Albo in categoria 4 e/o 5, a seconda del tipo di rifiuti trasportati.

Un principio già noto, ma ora rafforzato

 

La pronuncia del Consiglio di Stato non rappresenta una novità assoluta: conferma quanto già espresso dall’Albo Gestori Ambientali con la circolare n. 14 del 21/12/2021, emanata a seguito degli aggiornamenti introdotti dal D.Lgs. 116/2020 al D.Lgs. 152/2006.
In particolare, l’art. 230, comma 5 disciplina i “rifiuti provenienti da attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie”, introducendo importanti precisazioni sul tema.

Conclusioni

È essenziale conoscere nel dettaglio le proprie iscrizioni all’Albo e i relativi limiti operativi.
Prima di avviare un progetto o una commessa, è indispensabile valutare con attenzione le attività previste per individuare i requisiti autorizzativi necessari e garantire la corretta gestione dei rifiuti.

Tali aspetti sono cruciali non solo per i trasportatori, ma anche per le imprese committenti, che devono esercitare un’adeguata vigilanza sulle autorizzazioni dei soggetti incaricati.

Ambiente & Rifiuti - Consulenza Tecnica per la gestione dei Vostri Rifiuti
ti potrebbero interessare...
RENTRI: contributo annuo 2025 per gli iscritti nel 2024 (ma non per chi si è iscritto nel 2025!)

RENTRI: contributo annuo 2025 per gli iscritti nel 2024 (ma non per chi si è iscritto nel 2025!)

Se sei già iscritto al RENTRI e hai completato l’iscrizione nel 2024 sei tenuto a versare il contributo annuale. Se, invece, hai completato l’iscrizione entro i termini nel 2025 l’obbligo al contributo annuale scatterà dal prossimo anno. Entro quando dovrai versare il contributo? Quanto dovrai versare? Come versarlo? Leggi l’articolo completo per saperne di più!

leggi tutto

ARTICOLI RECENTI

CATEGORIE

gestione rifiuti novità normative in evidenza tutte le categorie