Con la pubblicazione sulla G.U. del 2 Marzo 2024 del nuovo modello MUD, slitta la data di scadenza per la presentazione della Comunicazione MUD senza incorrere in sanzioni.
Consulenza Ambiente & Rifiuti
Soluzioni Compliance Ambientale
Pubblicato il 1 Aprile 2021
Dopo tanti rumors finalmente abbiamo a disposizione una timeline che scandisce i tempi di sviluppo ed implementazione del RENTRI. Una tabella di marcia molto serrata.
Molti pensavano non sarebbe mai entrato in vigore, altri ipotizzavano un ingresso lampo come un fulmine a ciel sereno ed invece…
Come si può osservare dallo schema, Marzo 2021 segna l’avvio del prototipo con l’operatività del sistema applicativo ViViFir di cui abbiamo parlato nei precedenti articoli. Qui abbiamo illustrato il funzionamento di ViViFIR: nostro modulo di formazione gratuito.
Quindi ViViFIR sarà parte integrante del nuovo sistema (abbiamo così dato risposta ad alcuni quesiti che ci eravamo posti qualche settimana fa).
Il mese di Aprile sarà segnato dalla profilazione delle attività soggette al RENTRI e definizione dei registri di carico e scarico elettronici.
Maggio sarà un mese incentrato alla raccolta dati sulla movimentazione rifiuti e Giugno e Luglio all’upload dei dati per la comunicazione dei dati movimenti annotati nel registro elettronico al REN. Luglio inoltre sarà il mese dedicato alla definizione dei formati elettronici per lo scambio dati.
Le attività proseguiranno e si esauriranno in autunno quando tutte le sezioni del RENTRI dovranno essere testate anche con il coinvolgimento di imprese accreditate che potranno quindi procedere all’utilizzo del sistema tramite” l’accesso applicativo a sistemi informativi che espongono il servizio”.
Non dimentichiamoci però che affinché il RENTRI sia pienamente operativo dobbiamo attendere i decreti attuativi previsti dal D.Lgs. 152/2006, ma siamo fiduciosi che il Ministero della Transizione Ecologica acceleri su questo aspetto al fine di rendere finalmente operativo il nuovo sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti.
Per quanti siano interessati a monitorare l’avanzamento lavori, il RENTRI ha una sua pagina ufficiale: www.rentri.it e nell’introduzione è possibile leggere il riferimento normativo, di cui più volte abbiamo parlato, che rende possibile l’introduzione di questa evoluzione della tracciabilità dei rifiuti ovvero l’art. 188-bis del D.Lgs. 152/2006.
Tale articolo, nella sua attuale formulazione, definisce che il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti si compone delle procedure e degli strumenti che devono essere integrati nel nuovo sistema informativo RENTRI, gestito presso la competente struttura organizzative del Ministero della Transizione Ecologica, e che tale struttura verrà supportata tecnicamente dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, sulla base di modalità operative stabilite da una regolamentazione ministeriale.
Come sappiamo, il RENTRI si comporrà di due sezioni:
- La sezione dell’Anagrafica degli iscritti, che raccoglie anche le autorizzazioni ambientali (finalmente vedremo una raccolta ordinata ed aggiornata di autorizzazioni degli impianti di trattamento?)
- La sezione della Tracciabilità, che raccoglie i dati annotati nei registri e nei formulari
Stando a quanto riportato nella home page del RENTRI, quest’ultimo introduce un modello di gestione digitale dedicato all’assolvimento degli adempimenti quali l’emissione dei formulari e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico.
E il MUD? A quanto sembra, almeno per il momento resterà un argomento escluso…
Seguiamo quindi con grande interesse ogni sviluppo del RENTRI fino alla sua entrata in vigore.
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