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Soluzioni Compliance Ambientale
Pubblicato il 26 Febbraio 2015
Se ne è parlato seppur sommessamente negli scorsi mesi ed oggi finalmente entra in vigore la nuova procedura per la classificazione dei rifiuti.
Grazie al decreto competitività, decreto-legge n. 91/2014 convertito con modificazioni con la legge n.116/2014 ed entrato in vigore 2014, da oggi sono valide le nuove procedure per la classificazione dei rifiuti. Le nuove procedure si concretizzano con una premessa all’allegato D della parte IV del D.lgs. 152/2006 e forniscono una serie di istruzioni che dovrebbero essere seguite per poter procedere ad una corretta classificazione dei rifiuti.
A parere di chi scrive ad ogni modo le procedure potevano essere più dettagliate, poiché in alcuni casi restano nebulose, e studiate un pochino meglio poiché nel voler seguire la scala gerarchica imposta nella nuova premessa alcune attività che oggi vengono svolte inizialmente perdono il loro valore e vengono ad essere eseguite in una fase successiva. Sicuramente ciò dipende molto dall’esperienza e dalla soggettività di chi procede alla classificazione dei rifiuti.
Ad ogni modo prima di procedere con una descrizione delle novità che sono state introdotte è bene sottolineare che a Giugno 2015 cambierà anche il Catalogo Europeo dei Rifiuti grazie all’applicazione del regolamento 1272/2008/CE sulla classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze chimiche, del regolamento 1357/2014/UE sulle caratteristiche di pericolo dei rifiuti e della decisione 2014/995/UE recante il nuovo Elenco europeo dei rifiuti. In pratica l’Unione Europea si è aggiornata al progresso delle nuove tecnologie ed all’armonizzazione delle norme (si veda ad esempio l’ADR) e tenta di raggiungere un punto di convergenza tra norme che molto spesso non si parlano, si veda ad esempio il caso di trasporto di rifiuti pericolosi in ADR e della confusione che spesso ne deriva.
Pertanto l’invito ai lettori è quello di tenersi costantemente aggiornati in questo periodo di profonda rivoluzione per adattare le proprie procedure di gestione rifiuti con le novità normative.
Diamo uno sguardo più da vicino alle novità che sono state introdotte.
Come si può osservare la premessa appare corposa, ma d’altro canto si è tentato di mettere in ordine pratiche che già venivano affrontate nella classificazione di un rifiuto da parte dei professionisti del settore.
Occorre ora vedere cosa accadrà nei prossimi mesi e come sarà possibile applicare in tutto o in parte questo vademecum per la classificazione dei rifiuti. Come già espresso nei commenti tra parentesi posti in prossimità di alcuni punti, sorgono delle perplessità in merito ad alcune indicazioni e possiamo auspicare che questa premessa venga rivista e riscritta, magari con qualche dettaglio tecnico in più, così da rendere più fluente la classificazione dei rifiuti e meno arbitraria possibile.
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Con la pubblicazione del Decreto Direttoriale n. 251/2023 vengono definite le modalità operative relative alla compilazione dei modelli di cui agli articoli 4 e 5 del DM 59/2023.
Il Consiglio ed il Parlamento europeo hanno raggiunto oggi quello che potrebbe essere definito un accordo provvisorio per l’aggiornamento del Regolamento sulla spedizione dei rifiuti e che potrebbe portare molte imprese a rivedere le proprie attività sul tema, in termini di procedure e costi di gestione.
Il decreto fornisce a tutti gli utenti le modalità operative, vediamole insieme!
Analizziamo le novità che la legge apporta una serie di novità in tema sanzionatorio che è necessario tenere ben presenti.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 20/09/2023 – Serie Generale 220, vengono regolamentati i casi di esenzione dall’obbligo di nomina del Consulente ADR ed i relativi obblighi per i datori di lavoro.
È stato pubblicato il primo, dei tanto attesi, Decreti Direttoriali RENTRI.