ADR 2025, in arrivo nuovi numeri ONU. Pronti a rivedere procedure e formazione del vostro personale addetto?
Consulenza Ambiente & Rifiuti
Soluzioni Compliance Ambientale
Dopo l’entrata in vigore del nuovo regolamento sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti e la stretta sulle spedizioni di rifiuti plastici che diventano più complesse e più onerose, con chiari rischi per tutta la filiera, nonostante le buone intenzioni del legislatore, è in arrivo un nuovo giro di vite, questa volta sulle spedizioni transfrontaliere di RAEE – Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
L’era dell’economia circolare sembra essere sempre più turbolenta e non si comprende più se l’idea europea del libero scambio e dell’avvento di un nuovo periodo di effettivo recupero di rifiuti tra gli stati membri, finalizzata ad avere a disposizione più materie prime seconde da immettere sul mercato dell’industria, sia da intendersi solo come un insieme di parole e proclami o di fatti che devono concretizzarsi.
La commissione UE ha presentato una proposta di atto delegato per allineare il nuovo regolamento per le spedizioni transfrontaliere di rifiuti, che ricordiamo è in vigore formalmente dal 20 Maggio 2024, alle ultime evoluzioni della convenzione di Basilea.
La convenzione di Basilea, ricordiamo regola le movimentazioni internazionali di rifiuti pericolosi dal 1989.
La notizia è tutt’altro che nuova, infatti a giugno del 2022 la 15° conferenza delle parti ha scelto di estendere il perimetro della Convenzione anche ai RAEE, pericolosi e non pericolosi, con l’obiettivo di sottoporli ad un monitoraggio e controllo più serrato al fine di evitare l’esportazione degli stessi verso paesi non dotati di sistemi di trattamento adeguati.
Quali sono i rischi?
EuRIC afferma che le notifiche obbligatorie cresceranno fino a 150 volte.
Umicore afferma che: sono a rischio gli obiettivi del Critical Raw Materials Act
FEAD afferma che: serve una corsia preferenziale per le movimentazioni intra-UE
Le affermazioni qui riportate dovrebbero evidenziare, chiaramente, che se da un lato è corretto evitare che le spedizioni di RAEE abbiano come destino paesi che non sono attrezzati per svolgere un trattamento adeguato sui rifiuti elettrici ed elettronici, dall’altro lato è necessario che si prendano in considerazioni una serie di misure che permettano la movimentazione di tali rifiuti tra i paesi europei che, al contrario, grazie anche ad una normativa che preme molto sulla tutela dell’ambiente, richiede che ogni impianto di trattamento rifiuti sia realizzato con i più elevati standard di tutela ambientale e risponda a requisiti ben specifici.
Controllo e monitoraggio sono necessari ma, pur tenendo in alta considerazione la necessità di tutelare l’ambiente, come principio di base del regolamento sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti, non si può tuttavia non considerare quali possano essere gli impatti economici sulle imprese dei vari paesi.
Certo, sarà sempre possibile ricorrere alla notifica e continuare a movimentare RAEE verso impianti di trattamento adeguati ma a quale costo? E quali saranno quindi le ripercussioni sul costo delle materie prime seconde ottenute dagli impianti di trattamento? E come si tradurranno tali incrementi di costi sulla produzione di nuovi beni? Come si può osservare l’effetto è a cascata.
La lista verde, ossia la lista dei rifiuti che possono essere spediti con allegato VII ai sensi dell’articolo 18 del Regolamento 1157/2024 rischia di diventare un contenitore molto striminzito a favore di un impennata di notifiche che, non è da escludere, potrebbero vedere allungati i tempi di approvazione.
Si consideri che ad oggi i tempi medi per una notifica variano da 3 a 6 mesi ed il rischio, secondo Eurometaux e EuRic è che arrivino ad un anno. Nei dodici mesi che intercorrono tra il momento della presentazione della richiesta di notifica ed il momento dell’effettiva approvazione possono variare notevolmente le condizioni di mercato.
Per i non addetti ai lavori è importante sapere che una notifica prevede una prima parte di preparazione della documentazione, la presentazione all’autorità competente di spedizione che a sua volta dovrà trasmetterla alle autorità di transito e destino. Queste ultime dovranno analizzare la documentazione e fornire un riscontro (richiesta di integrazione, diniego, approvazione, approvazione con condizioni). A valle di questa attività, che non si esaurisce in pochi giorni, il notificatore dovrà poi presentare apposita garanzia finanziaria e solo a questo punto sarà possibile ottenere l’autorizzazione all’avvio delle spedizioni.
Al termine della conferenza delle parti non è stato raggiunto un accordo per l’adozione di emendamenti alla Convenzione, cosa che avrebbe reso la decisione vincolante per tutti i paesi.
Cosa accadrà?
Si consideri che di recente è entrato in vigore un altro regolamento europeo relativo alle materie prime critiche secondo il quale entro il 2023 l’UE dovrà sostituire il 25% dei minerali strategici utilizzati dall’industria con materie prime derivanti dal riciclo.
Ci si chiede quindi come si potrà mai raggiungere tale obiettivo se con questa modifica si rischi di rendere più onerose, per tempi e costi, le spedizioni di RAEE da avviare a recupero?
E se ciò non bastasse, anche laddove si volesse raggiunge l’indipendenza impiantistica per recuperare tutti i rifiuti su suolo nazionale, in un paese come l’Italia dove i tempi di rilascio di una autorizzazione al trattamento e recupero rifiuti, anche in procedura semplificata, sono da considerarsi “biblici”, come mai si potrebbe raggiunge un simile traguardo? Quanti imprenditori sarebbero interessati ad avviare un iter di questo genere?
Secondo Umicore, grande imprese belga del recupero di batterie e rifiuti elettronici: “I ritardi previsti nelle spedizioni di rifiuti elettronici come circuiti stampati e le loro frazioni, nei prossimi due anni potrebbero ostacolare le ambizioni del Critical Raw Materials Act e quelle del Green Deal in generale.” E continua: “l’assenza di misura vincolanti per tutti i sottoscrittori della Convenzione di Basilea potrebbe portare all’intercettazione di molte spedizioni di rifiuti elettronici da parte di paesi OCSE non appartenenti all’UE”
Quali soluzioni all’orizzonte?
Se davvero l’Europa intende vincere la gara della transizione ecologica, del recupero effettivo dei rifiuti, dell’avvento di una economia circolare fatta di fatti e non di sole parole, allora è tempo di pensare all’Europa come ad un insieme di stati uniti che possono fare la differenza e diventare concorrenziali. Per farlo è necessario pensare ad una corsia preferenziale, fatta di controlli ma anche di agevolazioni, al fine di facilitare e privilegiare i RAEE che restano all’interno dei confini europei.
Secondo FEAD: la peculiare natura del nostro mercato interno e gli elevati standard ambientali e sociali di cui godiamo dovrebbero consentire, all’interno dell’UE, un regime differenziato da quello del panorama internazionale e quindi una via d’accesso dedicata per i rifiuti elettrici ed elettronici”.
L’appello degli operatori del settore è quello di rinviare almeno al 21 Maggio 2026 eventuali modifiche che rechino una stretta sui RAEE. Infatti da tale data, secondo il nuovo regolamento sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti, dovrebbe entrare in vigore il nuovo sistema di gestione centralizzata degli adempimenti in formato digitale che dovrebbe garantire un monitoraggio e controllo più serrato
Diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità – approvata direttiva
Pubblicata sulla GUE la Direttiva (UE) 1760/2024 “Dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità”. Chi è coinvolto?
Circolare 2 del 09/07/2024 – Disponibilità veicoli immatricolati all’estero
Circolare 2 del 09/07/2024 dell’ANGA relativa alla disponibilità dei veicoli immatricolati in un altro stato membro UE ai fini dell’iscrizione all’Albo.
Delibera 2 del 28 Giugno 2024 – estensione termini validità atti di notorietà automezzi
Delibera 2 del 28 Giugno 2024 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali relativo alla estensione di validità dell’atto di notorietà per incremento veicoli in dotazione all’impresa.
ADR – I chiarimenti del Ministero chiariscono i casi d’uso?
I chiarimenti del Ministero dei Trasporti 13921 del 14/05/2024 aiutano a comprendere meglio il decreto7 Agosto 2023 e l’applicazione dei regimi di esenzione?
Nuovo Regolamento EoW inerti in arrivo
E’ in arrivo il nuovo Regolamento EoW per i rifiuti inerti da Costruzione e demolizione che richiederà agli operatori di adeguare i propri processi di recupero
Nuovo Registro Informatico Nazionale PFU – DM n.147/2024
Scopriamo insieme il Nuovo Decreto per la Gestione degli PFU in Italia!
In questo articolo analizzeremo brevemente il DM in modo da conoscere tutte le informazioni importanti da sapere in attesa dell’apertura del portale.
Sentenza 11390 – Produttore e obbligo di classificazione rifiuti
La sentenza n. 11390 del 19/03/2024 ha confermato quanto già affermato dalla Corte di Giustizia Europea nella sentenza del 28 Marzo 2019 in materia di classificazione dei rifiuti
Le responsabilità del Trasportatore professionale di rifiuti
Ogni soggetto della filiera ha le proprie responsabilità, non delegabili. Ma quali sono le responsabilità del Trasportatore di rifiuti quando controfirma il formulario?
Sentenza 11617 del 20 marzo 2024 – solidarietà della filiera
Tutti i soggetti della filiera rispondono in modo solidale in caso di scorretta gestione dei rifiuti. E’ quanto ribadito nella Sentenza della Corte di Cassazione n.11617 del 20 marzo 2024 che ribadisce l’obbligo di controllo a monte e a valle della filiera.
Regolamento 2024/1157 – Spedizioni Transfrontaliere di rifiuti
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 30/04/2024 il Regolamento 1157/2024 che abroga il Reg. 1013/2006 sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti. Entra in vigore il 20 Maggio 2024
Nuovi reati ambientali – in arrivo la Direttiva
E’ in arrivo la nuova Direttiva Europea sui reati ambientali che andrà ad allargare il catalogo dei reati “qualificati” e rendere più aspre le sanzioni. Quali sono i rischi per gli amministratori ed i soggetti apicali aziendali?
ARTICOLI RECENTI
Pubblicata la Nuova Guida al Contributo Ambientale CONAI 2025
Pubblicata la Nuova Guida CONAI 2025. Leggi l’articolo e scaricala!
RENTRI – Stretta sui controlli?
Il Decreto Direttoriale 255/24 definisce chi sono i principali organi di controllo che potranno accedere al RENTRI e le aree di consultazione dei movimenti degli operatori iscritti
Spedizioni Transfrontaliere di RAEE – cosa cambia dal 1° Gennaio 2025?
L’introduzione dei nuovi regolamenti delegati modificano le spedizioni transfrontaliere di rifiuti elettrici ed elettronici all’interno dell’Unione Europea e verso i paesi OCSE e non OCSE
DL Ambiente 2024: Tutte le Novità per la Gestione Ambientale e le Imprese
Scopri le novità del DL Ambiente e le implicazioni per le imprese
RENTRI – Requisito dispositivi di geolocalizzazione
Dal 15 Dicembre 2024 requisito idoneità tecnica trasportatori professionali di rifiuti: disponibilità di dispositivi di geolocalizzazione per i propri veicoli
RENTRI – Manuali d’uso con il D.D. 254/24
Manuali d’uso RENTRI pubblicati con il Decreto Direttoriale 254. Definiti anche gli aspetti obbligatori per la geolocalizzazione dei mezzi D.D. 253