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Soluzioni Compliance Ambientale
La transizione verso una tracciabilità completamente digitale dei rifiuti è ormai in pieno svolgimento. Dal 13 febbraio 2025, numerose organizzazioni regolarmente iscritte al RENTRI hanno iniziato a utilizzare i nuovi registri cronologici digitali ed i nuovi formulari, conformemente alle istruzioni operative contenute nel Decreto Direttoriale n. 251/2023.
Come spesso accade in ambito normativo, le disposizioni non sono statiche, ma evolvono per rispondere ai progressi tecnologici e, soprattutto, alle esigenze concrete degli operatori del settore. In questo contesto, si prevede una prima revisione del Decreto Direttoriale 251/2023. Secondo quanto riportato da Ricicla TV – che ringraziamo per i puntuali aggiornamenti – il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica starebbe lavorando a una nuova versione del decreto, il cui rilascio è previsto entro la fine di giugno 2025, in concomitanza con l’entrata in vigore del secondo scaglione di iscrizione al RENTRI.
La revisione normativa sarà finalizzata a correggere le incongruenze tecniche e a risolvere alcune criticità applicative emerse nei primi mesi di operatività del sistema, oltre a fornire chiarimenti su aspetti ancora incerti per molti operatori.
Nel frattempo, si guarda anche al prossimo importante traguardo: il 13 febbraio 2026, data di avvio ufficiale del formulario di identificazione rifiuti in formato digitale, il cui utilizzo sarà obbligatorio per tutti i soggetti tenuti alla tracciabilità.
Infatti la revisione delle istruzioni operative coinvolgeranno anche la gestione del formulario digitale che, sarà obbligatorio per tutti proprio dal 13 Febbraio 2026 data in cui si chiuderà il processo di iscrizione iniziato il 15 Dicembre 2024.
Già nell’area DEMO del RENTRI è possibile, sin dal 2024, simulare l’utilizzo del FIR digitale e si ritiene sia opportuno iniziare a prendere dimestichezza con questo nuovo strumento per evitare di arrivare impreparati alla data di partenza.
Un ulteriore passo avanti nella digitalizzazione è previsto per il 1° luglio 2025, quando i trasportatori professionali coinvolti dovranno presentare tramite il portale AGEST dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali la dichiarazione di adeguamento per l’installazione dei dispositivi di geolocalizzazione a bordo dei veicoli. Come stabilito dalla Delibera n. 3 del 19 dicembre 2024 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, le imprese che non si adegueranno entro il 31 dicembre 2025 saranno soggette all’avvio di un procedimento disciplinare, che potrà comportare la cancellazione d’ufficio dalla categoria di iscrizione interessata.
Ricordiamo, infine, che l’installazione dei sistemi di geolocalizzazione costituisce ormai un requisito di idoneità tecnica per l’iscrizione e il mantenimento della stessa all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Lo scenario attuale conferma come la digitalizzazione della tracciabilità sia ormai un processo irreversibile: non privo di ostacoli iniziali, ma sicuramente indirizzato verso una gestione più efficiente, trasparente e moderna dei rifiuti.
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Con le modifiche normative apportate dai decreti legislativi 116/2020, 118/2020, 119/2020 e 121/2020 il testo unico ambientale ha subito delle modifiche importanti che avranno, nel corso dei prossimi mesi, impatti significativi sulla gestione dei rifiuti.
Sono 91 le procedure di infrazione dell’UE contro l’Italia attualmente ancora aperte, vi riassumiamo quelle dedicate all’ambiente.
Circolare 6 del 29 Giugno 2020
Circolare 7 del 29 Giugno 2020
Sulla Gazzetta Ufficiale del 22 Febbraio 2019 è stato pubblicato il DPCM 24 Dicembre 2018 contenente il modello e le istruzioni per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale.
La caduta del SISTRI, dopo le giuste lamentele da parte delle imprese operanti nel settore dei rifiuti, ha aperto la strada verso un nuovo orizzonte.
Con la chiusura delle ferie ormai imminente quasi per tutti, è tempo di riprendere a lavorare, e per farlo abbiamo pensato di condividere con voi i contenuti del disegno di legge recante delega al governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’unione europea – legge di delegazione europea 2018.